Il Duomo di Modena, dedicato a Santa Maria Assunta e San Geminiano, è la principale chiesa della città, nonché una delle massime espressioni di arte romanica in Europa. Costruita sul finire dell’XI secolo, fu voluta dalla cittadinanza di Modena in sostituzione della precedente cattedrale, ormai considerata non adeguata al prestigio della città. Opera di iniziativa laica, tutti gli stati sociali modenesi finanziarono il progetto, per un vero e proprio coinvolgimento collettivo della cittadinanza nella sua realizzazione. Il 23 maggio 1099 i rappresentati degli stati sociali del Comune firmarono gli accordi per l’avvio dei lavori, e il 9 giugno dello stesso anno fu posta la prima chiesa della nuova cattedrale.
I lavori procedettero molto rapidi al punto che, nel 1108, fu possibile traslare i resti di San Geminiano, primo vescovo di Modena e santo patrono, al suo interno. Nel 1184 papa Lucio III consacrò la chiesa, mentre il termine definitivo dei lavori fu nel 1319, quando fu completata la guglia del campanile.
Il progetto fu affidata ad un certo Lanfranco, uno dei primi architetti di cui si sia tramandato il nome. Oltre ad apparire in alcuni documenti, il suo nome si legge su una lapida posta in facciata del Duomo, un onore concessogli per il grande prestigio del suo operato. Probabilmente già nel 1099 fu affiancato dallo sculture Wiligelmo, autore e supervisore di tutto l’apparato decorativo della chiesa. Anche a lui fu concesso l’onore di una lapida commemorativa in facciata. Dal XIII secolo in più, la direzione dei lavori fu affidata a vari maestri campionesi, originari dunque del Ticino.
Divenuta ben presto simbolo stesso della città, il Duomo venne inscritto nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità da parte dell’UNESCO nel 1997