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Chiesa di Santa Maria della Pomposa
Piazza della Pomposa 1
La chiesa di Santa Maria della Pomposa è una delle più antiche di Modena. Le prime notizie delle sua esistenza risalgono, infatti, al 1153. Dal XIII secolo al 1492 fu una diretta dipendenza dell’Abbazia di Pomposa, nel ferrarese, da cui prese il nome. Nel 1716 il duca Rinaldo I d’Este affidò la chiesa all’intellettuale Antonio Ludovico Muratori, il quale prese l’immediata decisione di rinnovare l’edificio. I lavori di ricostruzione terminarono nel 1719. Soppressa nel 1774, fu riaperta al culto nel 1814, mentre nel 1922 vi furono traslate le spoglie del Muratori e fu dichiarato Monumento Nazionele. L’intero complesso, incluso di canonica, è noto anche col nome di Aedes Muratoriana, e ospita anche un piccolo museo dedicato al più importante intellettuale italiano del XVIII secolo.
L’aspetto attuale si deve ai lavori di inizio Settecento. Della chiesa originaria si sono conservate tracce dell’arco d’ingresso nella muratura. L’interno è ad aula unica con abside piatta e due cappelle per lato. Vi si conservano sei dipinti del pittore manierista modenese Bernardino Cervi, collocati sulle pareti laterali, con le Storie di San Sebastiano. Del Cervi è anche la Madonna con San Sebastiano della seconda cappella a sinistra. Sul lato sinistro, nella prima cappella, si trova la tomba del Muratori. Nel presbiterio, infine, si trova la Beata Vergine in trono coi santi Geminiano, Sebastiano e Rocco di Jean Boulanger, copia seicentesca del dipinto del Correggio oggi esposta a Dresda, ma un tempo delle collezioni estensi.
