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Chiesa di San Barnaba
via Carteria 108
Le prime attestazioni di questa chiesa risalgono al 1283. Nel 1558 il duca Ercole II d’Este la concesse all’Ordine dei Padri Minimi di San Francesco di Paola, i quali provvidero alla sua completa ricostruzione nel 1660.
La facciata, su due piani, ha quattro nicchie con le statue di Sant’Agostino, San Francesco, San Barnaba, San Michele, mentre sopra il portale vi sono le allegorie della Fede e della Speranza.
L’interno, ad aula unica con cappelle laterali, si contraddistingue per l’abbondante decorazione pittorica di epoca barocca. La volta fu affrescata da Sigismndo Caula e Iacopo Antonio Mannini con le Storie di San Francesco di Paola; le tele sotto le cantorie, invece, sono di Giuseppe Ricci.
A sinistra, nella prima cappellina si incontra una Madonna del Soccorso ottocentesca. Nella prima cappella vi è un’altra opera del XIX secolo, una Sacra famiglia di Giuseppe Zattera. Nella seconda, l’altare è di Tommaso Loraghi (1667-1670), mentre il San Francesco di Paola è di un anonimo artista romano di fine Seicento. La terza cappella, l’altare è sempre del Loraghi, mentre il Martirio di San Bartolomeo è di Pier Paolo degli Abati (1620).
A destra, nella prima cappellina accanto l’ingresso vi è un antico fonte battesimale. La prima cappella presenta un San Giovanni Nepomuceno di Luigi Manzini (1839); la seconda, invece, la statua della Madonna di Guadalupe di Luigi Righi (1842). Chiude la terza cappella con la Crocifissioni di Francesco Vellani (1751).
Nei pressi dell’altare maggiore, il San Barnaba (1746) e i Miracoli di San Francesco da Paola di Francesco Vellani.

